Questa è la pagina dedicata alla nostra amata pesca, di seguito troverete le nostre indicazioni, informazioni ed esperienze, attraverso i nostri messaggi blog, segnalazione di siti, filmati e molto altro
LA TECNICA prima di tutto, di Giacomo Nannini
Nella pesca sicuramente valgono 2 elementi, il primo è il culo ma questa è dote naturale ce l'hai o non ce l'hai, la seconda invece è la tecnica. Chi ama la pesca sà che non si tratta di gettare una lenza in mare e prendere quel che capita, la sfida è quella di realizzare una montatura, con sapienza ingegneristica, per arrivare alla cattura di pesci della specie desiderata. Ovvio che se durante una battuta di pesca alla spigola ti imbatti in un'orata esagerata nessuno si lamenta, ma questi sono i casi che certificano il possesso del 1° elemento, il culo. Non c'è paragone a prendere una spigola, piccola o grande che sia, durante una battuta di pesca alla spigola, perchè tu ti sei organizzato, ingegnato ed ha lavorato per quello. Per questo il mio motto rimane sempre quello ... "la tecnica prima di tutto"
L'ORATA, di Giacomo Nannini
L'indiscutibile regina del mare (almeno del mediterraneo) nonchè la preda più ambita tra i pescatori, o almeno per quelli come noi che normalmente pescano da terra.
La Sparus auratus è una specie abbastanza longeva che può raggiungere i 15 anni di età durante i quali raggiunge il peso di 5-6 kg, sebbene la narrativa racconta di orate che hanno raggiunto il peso di 17.2 Kg (ma io non ci credo !!). E' presente sia su fondali rocciosi che sabbiosi ed preferibile insidiarla vicino a zone portuali. Per la pesca all'orata si possono utilizzare diverse tecniche di pesca, anche se generalmente bolognese e beach ledgering sono le più utilizzate. Sono praticamente onnivore ma prediligono granchi e molluschi ma non disdegnano anellidi e l'immancabile bigattino. Questo pesce per la pesca rappresenta un bene prezioso e dobbiamo salvaguardarlo al massimo, il periodo di riproduzione è tra ottobre e dicembre, quindi meglio farle riprodurre in pace e aspettare a pescarle in primavera inoltrata. La misura minima per cattura è 20 cm a norma del Reg. CE 1967/2006 ... l'amore per la pesca ed il mare suggerisce 30 cm.
MALEDETTO COVID di Giacomo Nannini
L'anno 2020 è quasi passato, inutile evidenziare quanto sia stato disgraziato. Non voglio certo scordare le migliaia di vittime e le altre migliaia di persone che, se pur guarite, porteranno con loro angosce che hanno distrutto la loro integrità fisica e mentale, ma nel nostro piccolo mondo noi parliamo di pesca ed anche da questo punto di vista è stato un autentico disastro. La gente normale, come noi, residenti in zone lontane dal mare hanno dovuto saltare tutti i migliori periodi di pesca, il lockdown primaverile e le zone arancioni/rosse autannali sono state fortemente penalizzanti (almeno per chi come noi ha tenuto e tiene un rigoroso rispetto delle regole, giuste o sbagliate che siano). Non vedo l'ora di incrontrare il mio adorato mare, chissà come lo ritroverò. In genere sono un ottimista ed in prima battuta sono stato travolto dall'idea di un mare lasciato in pace nei sui periodi produttivi e quindi un ripopolarsi, finalmente, di tutte le specie di pesci ... ma poi, visto l'andamento degenerante delle cose, ho iniziato a temere domandandomi, come si sarà comportata la pesca commerciale in questo periodo che sicuramente non sarà stato denso di controlli ?!! Più di una volta ho visto, in tempi normali, imbarcazioni con reti a strascico ben più vicino del dovuto non oso quindi immaginare quanto ci hanno "dato dentro" in questi periodi. Appena sarà possibile tornare a pesca (speriamo di non dover saltare anche la prossima primavera) vedremo i risultati.
Quindi ancora più che mai MALEDETTO COVID !!!